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Intervista Luigi Cattini

Innoptec S.r.l.

Buongiorno Dottor Cattini, ci può raccontare la storia della sua Azienda?
Innpotec S.r.l. è stata fondata nel 2000 da esperti e professionisti di origine accademica, specializzati in discipline fisiche e chimiche su materiali avanzati, affiancati da capitali di investimento pazienti. L’azienda è situata all’interno del parco tecnologico di Rovereto e si occupa di ricerca e sviluppo nel settore dei film elettro-ottici con trasparenza variabile a base di cristalli liquidi. Ci sono voluti circa cinque anni di ricerca per arrivare ad un affidabile prodotto industriale, partendo da un nucleo di tecnologie a livello di laboratorio. Durante questo periodo di ricerca abbiamo anche usufruito del prezioso aiuto che la Provincia Autonoma di Trento offre alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.e conseguenti posti di lavoro.

Come valuta attualmente il settore dei film a cristalli liquidi?
Il nostro è un settore molto specializzato la cui diffusione in Europa e Nord America è però frenata dall’alto prezzo del prodotto, seppure in sé molto interessante poiché permette di regolare anche a distanza, la trasparenza di vetrature, in ambienti interni di edifici ad alto contenuto di pareti in vetro; situazioni tipiche delle architettura moderne. I mercati maggiormente attrattivi per i nostri prodotti sono il Medio ed Estremo Oriente Queste aree però sono caratterizzate da bassi prezzi che influiscono negativamente sulla redditività delle produzioni europee ad alto valore aggiunto.
Il nostro si tratta in ogni caso di un settore di difficile acceso, che richiede tra i sei ed i dodici mesi per l’omologazione di un nostro prodotto. Il nostro tasso di crescita è stato quindi lento anche se costante.

In questi anni di crisi quanto guardare ai mercati esteri è stata una scelta o una necessità?
I mercati dei prodotti ad alta tecnologia sono globali e quindi già da molti anni operiamo come una azienda internazionalizzata. Chi gestisce un business come il nostro si trova obbligatoriamente ad agire nel contesto di un mercato globale. Ovviamente il problema è quello di essere in grado di approcciare i mercati esteri, riuscendo ad interagire in lingue differenti dalla nostra e di farsi conoscere ed accettare come dei produttori qualificati. L’ultimo periodo di crisi, per fortuna, non ha influito molto sul nostro business, perché un settore come il nostro ad alta tecnologia ha risentito meno della crisi del settore dell’edilizia, sia in Italia che in Europa.

Quali sono i vostri mercati esteri di riferimento?
Principalmente il mercato europeo ed in particolar modo Germania, Austria, Svizzera, Francia e Regno Unito. In ogni caso riusciamo a lavorare con profitto in tutta Europa, Ovviamente il nostro scopo non è quello di limitarci esclusivamente al nostro continente ma quello di guardare al mercato globale per cercare sempre nuove opportunità di Business.

Quanto pesano i mercati esteri sul vostro fatturato?
Al momento una forchetta tra il 40% ed il 60% del nostro fatturato totale, a seconda delle commesse ricevute ed ottenute. Il nostro obiettivo è quello di differenziare il nostro fatturato su più mercati esteri per poter sopperire ad eventuali crisi economiche future.

Come ha conosciuto Trentino Export ed i suoi servizi?
Ho conosciuto personalmente Trentino Export nel corso di una presentazione del Consorzio presso Habitech, Distretto tecnologico del Trentino. Ne avevo già sentito parlare bene ma non avevamo mai capito nel dettaglio i servizi e le opportunità offerte dal Consorzio. Ora è più di un anno che collaboriamo insieme con profitto.

Quali mercati esteri avete approcciato tramite Trentino Export?
Allora prima di tutto abbiamo deciso di approcciare il mercato della Germania e dei Paesi di lingua tedesca, sicuramente maggiormente ricettivi per i nostri prodotti. I primi riscontri sono stati molto positivi ed anche se siamo ancora ad una fase iniziale siamo soddisfatti di quanto fatto fino ad ora. Crediamo che questo mercato offra grandi potenzialità per i nostri prodotti. Oltre a ciò ci siamo mossi, sempre con l’ausilio di Trentino Export, anche in Turchia e Brasile dove al momento siamo in una fase di valutazione, anche se i dati a nostra disposizione fanno ben sperare per il futuro.

Come valuta il sostegno che Trentino Export vi ha dato?
Sicuramente importante, valido e professionale. L’approccio di Trentino Export tramite la sua rete di referenti esteri direttamente presenti nei Paesi di riferimento è il punto di forza del Consorzio. Per realtà delle nostre dimensioni sarebbe difficile avere delle risorse proprie su questi mercati. Trentino Export opera con noi come un vero e proprio ufficio commerciale in outsourcing ed è quello di cui veramente avevamo necessità.

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